L’arte di Morena: un viaggio da scoprire

Pubblicato il 30 marzo 2025 alle ore 11:45

L’arte di Morena: un viaggio tra passato, presente e futuro

Morena e il linguaggio dell’anima: un percorso artistico tra visione e identità.

C’è un momento, nella vita di ogni artista, in cui l’urgenza di esprimersi diventa necessità. Per Morena, questo momento è stato un lento risveglio, un dialogo interiore maturato nel tempo e poi esploso sulla tela. Il suo percorso non è un racconto di sofferenza, ma di consapevolezza: la comprensione di sé attraverso l’arte, un linguaggio che si è affinato e trasformato, passando dal ricordo alla visione, dall’introspezione alla condivisione.

PASSATO – Il punto di partenza di un’identità artistica.
L’arte di Morena non nasce dal caso, ma da un’eredità di immagini, intuizioni e sensibilità accumulate nel tempo. L’influenza del padre, la sua figura complessa e presente anche nell’assenza, ha lasciato un segno non come ferita, ma come traccia, un’ombra luminosa che ha alimentato la sua ricerca. Non c’è nostalgia, né rimpianto, ma il riconoscimento di un’eredità emotiva e culturale che ha preso forma nei suoi primi lavori. I temi della memoria, del legame e dell’identità si intrecciano in uno stile che, già in questa fase, lascia intuire la sua direzione: un’arte che non è solo rappresentazione, ma costruzione di senso.

PRESENTE – Il volto della trasformazione.
Se il passato ha sedimentato la sua sensibilità, il presente è il tempo dell’evoluzione. Morena non si limita più ad assorbire il mondo intorno a sé: ora lo ridefinisce. I suoi lavori attuali sono specchi, in tutti i sensi. Specchi fisici, nei quali il volto si scompone e si moltiplica in espressioni sempre nuove; specchi concettuali, che riflettono la metamorfosi interiore di un’artista che ha fatto del cambiamento la sua cifra stilistica. L’uso del ritratto – non come mera rappresentazione, ma come studio dell’inconscio – diventa la chiave di lettura della sua produzione attuale. Ogni volto, ogni tratto, è un frammento di sé, ma anche dell’altro: passanti sconosciuti, osservatori silenziosi che diventano parte della sua storia.

FUTURO – Verso un nuovo linguaggio artistico 
L’arte di Morena non è statica, e non potrebbe esserlo. La sua ricerca guarda avanti, si nutre di influenze, di contaminazioni, di sperimentazione. Il suo stile, radicato nella grande tradizione pittorica – con echi che spaziano da Guttuso a Tiberiano – è in continua espansione, alla ricerca di un linguaggio che sappia essere poliedrico e attuale. Ma il futuro non è solo tecnica e stile: è anche progettualità. Morena non vuole solo dipingere, vuole creare un’esperienza. Il "Salotto Marilli" nasce con questa visione: uno spazio in cui l’arte non è più confinata alla tela, ma si fa performance, cinema, interazione.

L’arte di Morena non è una narrazione chiusa, ma un processo aperto, un dialogo tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione. Non si limita a raccontare, ma invita a partecipare. Ed è proprio qui la sua forza: nel rendere ogni osservatore parte di una storia che continua a scriversi, quadro dopo quadro, volto dopo volto.

L’arte come specchio dell’identità

A soli 26 anni, Morena Marilli si sta imponendo come una voce interessante dell’arte contemporanea. Pittrice, illustratrice e progettista, il suo percorso è il risultato di una ricerca costante tra tradizione e innovazione, tra passato e futuro. Figlia d’arte, ha ereditato la passione dal padre Tiberiano Marilli, prediletto di Guttuso, e ha trasformato quell’eredità in un linguaggio artistico personale e in continua evoluzione.

Fin da piccola, Morena ha affinato tecnica e visione, spaziando dalla pittura tradizionale alla sperimentazione su materiali innovativi, come il dipinto su specchio, metafora della trasformazione interiore. Il suo lavoro esplora tematiche profonde, come la crisi della società moderna, la frammentazione dell’identità e il rapporto tra individuo e convenzioni sociali.

Dall'Estrapolazione degli Immutabili Inganni al Cubo di Rubik
La sua prima esposizione personale, Estrapolazione degli Immutabili Inganni, ha avuto luogo presso il Con-Temporary di Torino, nell’ex Teatro Macario. Il fulcro della mostra era il concetto di “Maschere e Liberazione”, un’indagine visiva sulla costruzione e dissoluzione dell’identità. Attraverso una serie di fotogrammi estrapolati dal proprio volto, Morena ha messo in scena il conflitto tra autenticità e adattamento sociale, interrogandosi sul senso del sé in un mondo privo di riferimenti fissi.

Questa ricerca trova ora nuova espressione nel suo progetto più ambizioso: “Il Cubo di Rubik”. Come il celebre rompicapo, l’identità umana è un gioco di combinazioni infinite, un sistema in perenne trasformazione. Il progetto, che si svilupperà attraverso una performance audiovisiva in stile cinematografico, affronterà il tema della ricostruzione del sé: un viaggio attraverso maschere, inganni e consapevolezza, fino alla libertà espressiva e personale.

MoMarte Marilli Gallery: un ponte tra passato e futuro.
Nel 2023, Morena ha dato vita al MoMarte Marilli Gallery, una start-up dedicata alla valorizzazione e conservazione del patrimonio artistico del padre. Questo spazio non è solo una galleria, ma un vero e proprio polo culturale, in cui prendono vita mostre private, eventi e documentari dedicati alla figura di Tiberiano Marilli.

Il Salotto Marilli, parte integrante del progetto, è un luogo di sperimentazione e condivisione, in cui l’arte si fonde con strategie di promozione e investimenti nel mercato artistico.

L’arte come necessità e scelta di vita.
Per Morena, l’arte non è una semplice vocazione, ma una necessità esistenziale:


"È il mio modo di esprimermi, la mia dimensione più autentica. Non è una scelta, è ciò che sono."

E per chi sogna di intraprendere un percorso simile al suo? Il consiglio è chiaro:
"Prendere consapevolezza delle proprie capacità, lavorare su di esse con costanza e creare un modello che permetta di trasformare l’arte in un vero e proprio lavoro."

Morena Marilli non è solo un’artista emergente: è un nome da tenere d’occhio, un’anima creativa che continua a ridefinire i confini dell’arte contemporanea.

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Commenti

Salvatore
8 mesi fa

Una grande artista, articolo illuminante grazie Morena per ciò che fai! Sei ispirazione

Michele
8 mesi fa

Morena è nata per questo. A 15 anni già faceva ritratti su tovaglioli di carta che ci sono nei bar della gente che passava. Figlia del grande Artista Tiberiano Marilli dal quale ha ereditato questa grande arte e modificata a suo modo e stile. Artisti di questo calibro di Nasce.

Victor Rossini
8 mesi fa

Bravissima!
In questo momento sta realizzando per me un quadro , non quadro , fatte di lastre , un idea sua molto articolato e complesso .

Figlia d’arte con grande talento !

Andrea Giorgio
8 mesi fa

Ho letto con molto interesse!
Complimenti , riesci a trasmettere un senso profondo di ricerca e trasformazione; e un dialogo continuo tra memoria e innovazione.
Personalmente, trovo particolarmente interessante l’uso dello specchio come metafora dell’identità mutevole e il modo in cui i tuoi lavori riflettono non solo la tua interiorità, ma anche quella dell’osservatore.
Complimenti anche per la MoMarte Marilli Gallery: è straordinario vedere come tu abbia saputo valorizzare il patrimonio artistico di tuo padre, trasformandolo in un ponte verso il futuro.
Seguirò con interesse il tuo percorso e spero di visitare la galleria al più presto!

Davide
8 mesi fa

Morena ti colpisce con la sua arte la sua esperssivita le sue creazioni ti colpiscono e ti emozionano guardando i suoi quadri ti sembra abbia messo su tela attimi di vita di ognuno di noi .....ho una casa troppo piccola per poter avere tutte le opere che mi piacerebbe avere

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